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sali di Schüssler cosa sono e a cosa servono

i 12 sali di Schüssler cosa sono e a cosa servono
Sali di Schüssler

Storia dei Sali di Schüssler:

Dr Schussler
Dr. Schüssler ( Fonte Wikipedia)

Nel 1821 nasce a Zwischenahn, nell’Oldemburgo, il Dr. Schüssler (1898). Nel corso dei suoi studi questo grande medico e naturopata tedesco ha scoperto che per un funzionamento perfetto dell’organismo devono essere presenti 12 sostanze minerali, la carenza o la distribuzione errata delle quali porta a disturbi funzionali, che nuovamente sono la causa di malattie. Wilhelm Heinrich Schüssler unì il concetto della scienza degli elementi, conosciuta come “chimica”, al concetto di vita dal greco bios, coniando il termine “biochimica”. Sulla base delle sue ricerche molte scoperte sono state fatte in seguito.

Schüssler è rinomato anche oggi per la terapia dei Sali, che venivano usati per andare ad equilibrare un organismo debilitato e quindi reso disarmonico da una patologia. Per agire, i Sali dovevano attraversare la membrana delle cellule, ecco perché il procedimento di preparazione era omeopatico, perché grazie a delle diluizioni progressive le sostanze attive venivano diluite in modo infinitesimale, così da poter attraversare la membrana cellulare. Si tratta di una scoperta che ha permesso a questo grande scienziato di curare molte patologie.

I Sali di Schüssler sono ancora oggi utilizzati da molti naturopati, è rinomato anche oggi per la terapia dei Sali, che venivano usati per andare ad equilibrare un organismo debilitato e quindi reso disarmonico da una patologia.

Rupert Gleadow (fonte Wikipedia)

Nel luglio del 1937 durante lo svolgimento del Congresso Internazionale di Astrologia Scientifica, un astrologo inglese Rupert Gleadow presentò un suo lavoro in cui aveva associato 12 sali di Schüssler ai dodici segni zodiacali.

Esempio:

  1. FOSFATO DI POTASSIO ARIETE
  2. SOLFATO DI SODIO TORO
  3. CLORURO DI POTASSIO GEMELLI
  4. FLUORURO DI CALCIO CANCRO
  5. FOSFATO DI MAGNESIO LEONE
  6. SOLFATO DI POTASSIO VERGINE
  7. FOSFATO DI SODIO BILANCIA
  8. SOLFATO DI CALCIO SCORPIONE
  9. OSSIDO DI SILICIO SAGITTARIO
  10. FOSFATO DI CALCIO CAPRICORNO
  11. CLORURO FI SODIO ACQUARIO
  12. FOSFATO DI FERRO PESCI.

Cosa sono i sali di Schüssler?

considerazioni personali sui miei studi sui Sali di Schüssler:

Fin da piccola sono sempre stata attratta dai metalli e dai Sali minerali, forse perché mio padre è un bravo artigiano lavoratore di metalli come il ferro battuto, l’ottone, e soprattutto il rame. Spesso mi facevo regalare questi metalli studiandoli ovviamente con occhi da bambina. Mi ricordo che in vacanza mi dilettavo nella ricerca delle piriti e altre pietre, incuriosita dai colori e dal loro fascino un po’ misterioso. La passione segreta per la naturopatia e le medicine naturali cresceva pian piano sempre di più.

Nelle mie ricerche ho cercato di fare tesoro delle scoperte e delle intuizioni dei grandi personaggi della storia con infinita gratitudine. Questi importanti ricercatori e ricercatrici hanno contribuito ad offrire una visione integrale e più profonda dell’uomo, inteso come corpo-mente-spirito, e la natura in cui è inserito.

Riflettendo sul fatto che in natura ogni cosa a partire dal più piccolo atomo fino alla galassia più estesa ha una sua vibrazione, un ritmo oscillatorio, la cui frequenza può essere calcolata, è iniziata la mia indagine sulla costituzione e temperamento dell’essere umano, dal momento che esiste una frequenza di base propria di una costituzione si può anche riequilibrare in modo naturale la frequenza danneggiata da agenti esterni o interni. E così ha preso vita lo studio che ha dettato le basi della mia brevettazione nel 2004.

Nel Dicembre 2010 scrissi tutto questo facendo una pubblicazione che oggi è in fase di modifica e ampliamento avendo fatto nuove ricerche.

Studiando alcuni testi di chimica, naturopatia, e omeopatia mi sono resa conto che alla base di un’armonia organica ci sono 12 colonne, di cui 6 sono basilari. Esse sono:

  • Potassio dal latino Kalium
  • Sodio dal latino natrium
  • Ferro dal latino ferrum
  • Silicio dal latino silicea
  • Magnesio dal latino magnesium
  • Calcio dal latino calcium

Nel nostro organismo essi hanno un ruolo vitale, si combinano con i cloruri, i fosfati, i fluoruri e i solfati, sempre ricordando che quello che conta è la loro contro parete energetica che agisce e che forma la parte fisica generando la vita biochimica, riflesso della vibrazione energetica.

La luce può essere trattata come una perturbazione di natura elettromagnetica, la cui propagazione può essere studiata secondo un modello ondulatorio traversale. Come ben sappiamo le onde possono essere di vario tipo e di varie ottave, la loro comune caratteristica fondamentale è trasportare energia radiante, segnali, informazioni da un luogo ad un altro, in tutto l’universo.

Queste onde d’energia, come si è detto, sono generate essenzialmente dal movimento, dall’oscillazione di cariche elettriche e magnetiche, quindi tutta la materia nell’universo vibra. Se ne deduce che da ogni elemento fisico, sia esso una galassia o un atomo, come da ogni elemento organico ed inorganico sono perennemente generate ed emanate onde; quindi specifici segnali di diversa frequenza che stiamo analizzando, segnali che reagiscono e vibrano.

E’ possibile classificare queste radiazioni mediante due diverse unità di misura: il metro oppure l’hertz. Con la prima indicheremo la “lunghezza dell’onda” che abbiamo visto essere la distanza intercorrente tra due picchi dell’onda; con la seconda indicheremo invece la “frequenza”, ossia il numero di onde che passano per un punto in un secondo.

Nella corteccia visiva, come abbiamo detto prima, si creano i colori: i colori sono una sensazione visiva prodotta da diverse combinazioni di impulsi elettrici di diverse lunghezze d’onda, che il nervo ottico trasferisce al cervello, dove avviene la decodifica degli impulsi e la loro traduzione in colore. Dunque il colore è una lunghezza d’onda. Nella corteccia visiva si verifica anche uno dei processi fisiologici più straordinari: la trasformazione di migliaia di impulsi nervosi.

A questo punto dobbiamo porci una domanda: perché gli oggetti ci appaiono colorati? Sappiamo che il bianco racchiude in sé tutti i colori, mentre il nero li respinge, cioè rappresenta l’assenza del colore, da qui l’origine del termine “oscurità”, ovvero assenza di luce o di colore. La luce, quando va a colpire un corpo o un oggetto, in parte viene assorbita e in parte viene riflessa; il colore di un oggetto, di un fiore, di tutto dipende dalla lunghezza d’onda della luce riflessa. Ecco da dove originano gli effetti cromatici dei minerali e dei cristalli, delle pietre preziose, di un dipinto di una parete, ecc.

Gli oggetti colorati contengono dei pigmenti che diffondono solo la luce di un particolare colore, assorbendo il resto.

Se mescoliamo tutti i pigmenti si ottiene un colore nero perché la miscela prodotta assorbe tutti i colori. Nel caso del colore bianco non vengono assorbiti i colori, ma vengono solo riflessi, ecco perché non risulta alcun pigmento colorato. L’emissione dell’intero spettro elettromagnetico dà origine alla luce bianca: questo processo viene chiamato “combinazione cromatica additiva”.

Al contrario l’assenza di emissione produce il colore nero, perché c’è un assorbimento dell’intero spettro luminoso elettromagnetico; questo processo viene chiamato “combinazione cromatica sottrattiva”. Quindi abbiamo un assorbimento.

Nella sintesi sottrattiva si mescolano i pigmenti dei colori primari. Ciascun tipo di pigmento assorbe, cioè non fa passare, un certo tipo di luce. La sintesi sottrattiva è il fenomeno che avviene quando mescoliamo fisicamente dei colori, come le tempere e le vernici e i colori delle stampanti.

Per quanto riguarda i minerali e le pietre preziose, i loro colori nascono dall’assorbimento di alcune frequenze luminose e dalla riflessione di altre per la presenza di sali minerali nella loro struttura chimica. I cristalli e i minerali, oltre a riflettere la luce che li colpisce, emettono delle proprie radiazioni di varia frequenza. Lo studio dei cristalli equivale allo studio dei colori e della cromoterapia.

Quali sono i sali minerali associati ai sali di Schüssler :

1. IL POTASSIO

Già nel capitolo sulla biochimica abbiamo ampiamente parlato di questo prezioso sale. Il potassio è un metallo alcalino appartenente al gruppo IA della tavola periodica ed è stato scoperto nel 1807 dal chimico britannico Humphry Davy. Per fondere il potassio è necessaria una temperatura di 63°C; il suo colore è bianco argenteo, importante da ricordare perché più avanti vedremo l’importanza dei Sali nei colori dei cristalli e nei colori usati per dipingere.

Ha una durezza di 0,5 e va in ebollizione a circa 760°C, ha densità relativa 0.86 e peso atomico 39,102. Questo metallo si ossida appena viene a contatto con l’aria, reagisce violentemente con l’acqua producendo idrossido di potassio e di idrogeno gassoso. Il potassio viene sempre tenuto in liquidi come la paraffina, perché l’idrogeno prodotto brucia spontaneamente.

Lo troviamo nei minerali come la carnallite, feldspati, il salnitro, la silvite e nei cristalli come l’apofillite, nell’avventurina, nel berillo, nella biotite, nella chiastolite, nella cianite, nell’epidoto, nella labradorite, nella moldavite, nell’ossidiana, nella pietra di luna, nella riolite o liparite, nella rodonite, nello smeraldo, nella soldalite, nella sugillite.

Il potassio metallico è usato nelle cellule fotoelettriche, forma composti simili a quelli del sodio. Abbiamo il bromuro di potassio KBr, solido bianco che si forma dalla reazione fra idrossido di potassio e bromo, viene usato in fotografia, nelle incisioni, nella litografia, in medicina come sedativo. Il cromato di potassio K2CrO4 di colore giallo e il bicromato di potassio Cr2O7 – un solido cristallino rosso – sono potenti ossidati usati nella fabbricazione di fiammiferi, fuochi di artificio, coloranti tessili e colorazione della pelle.

  • IODURO DI POTASSIO KI: è bianco e solubile in acqua, usato in fotografia per preparare emulsioni gelatinose. Viene usato per il trattamento dei reumatismi o contro l’iperattività della tiroide.
  • NITRATO DI POTASSIO KNO3: solido bianco viene fatto dalla cristallizzazione frazionata delle soluzioni di nitrato sodico e cloruro di potassio, lo troviamo nei fiammiferi, negli esplosivi, nei fuochi artificiali, nella carne salmistrata, presente in natura nel salnitro.
  • PERMAGNANATO DI POTASSIO KMnO4: di colore viola è usato come disinfettante e germicida, come agente ossidante in molte reazioni chimiche.
  • SOLFATO DI POTASSIO K2SO4: solido cristallino bianco, è un importante fertilizzante utile alla preparazione del solfato di potassio-alluminio, o allume.
  • POTASSIO IDROGENOTARTRATO: famoso come cremore di tartaro è un solido bianco usato nelle polveri lievitanti.
  • CARBONATO DI POTASSIO K2CO3: di colore bianco viene ottenuto dalla cenere delle piante o del legno, oppure facendo reagire idrossido di potassio con biossido di carbonio; è impiegato nella fabbricazione dei vetri e dei saponi.
  • CLORATO DI POTASSIO KCLO3: composto cristallino bianco, è preparato dall’elettrolisi delle soluzioni di cloruro di potassio e utilizzato nei fiammiferi, nei fuochi di artificio, come disinfettante, e negli esplosivi, per il suo potere ossidante.
  • CLORURO DI POTASSIO KCl: di colore bianco è un costituente dei Sali minerali di potassio, importante fertilizzante, lo troviamo nel nostro organismo nei globuli.
  • IDROSSIDO DI POTASSIO: è un solido bianco sciolto dall’umidità dell’aria, viene preparato per elettrolisi di cloruro di potassio, oppure dalla reazione fra carbonato di potassio e idrossido di calcio. È un importante reagente chimico usato anche nei saponi. Con l’acqua si dissolve formando una soluzione alcalina. Il solfato di potassio viene associato al segno zodiacale della Vergine, il cloruro di potassio al segno zodiacale dei gemelli.

2. IL SODIO

Il suo nome latino è Natrium derivante dal greco nitron, che a sua volta sembra originasse dallegiziano Natron, nome di un lago che conteneva grandi quantità di carbonato di sodio. Il carbonato di sodio era un sale molto importante che veniva usato nell’imbalsamazione.

Il simbolo del sodio è Na, ha numero atomico 11. Il sodio è un metallo ceroso, argenteo, reattivo, fa parte della tavola periodica dei metalli alcalini. Quando brucia crea una fiamma di colore giallo, a contatto con l’aria si ossida e con l’acqua reagisce violentemente incendiandosi.

Nel 1807 Sir Humphry Davy attraverso l’elettrolisi della soda caustica isolò il sodio. Nel medioevo il composto del sodio veniva utilizzato per il mal di testa. Come sale il sodio abbonda nelle stelle, infatti è tra i principali Sali coinvolti nella luce stellare.

Il sodio occupa il quarto posto come elemento più abbondante della crosta terrestre, ne compone il 2,6%. Come abbiamo visto nel volume precedente insieme al potassio forma la pompa sodio-potassio, una base per la regolazione e il controllo di molte funzioni organiche.

Il sodio lo troviamo nei seguenti cristalli: acquamarina, agata muschiata, ametista, ametrino, berillo, biotite, ciaroite, citrino, ferro tigrato, giada, kunzite, labradorite o spectrolite, lapislazzuli, larimar, moldavite, morganite, occhio di falco, nell’ossidiana, pietersite, pietra del sole, pietra della luna, quarzo affumicato, quarzo rosa, riolite, rodonite, smeraldo, sodalite, sugilite. Il solfato di sodio viene associato al segno zodiacale del Toro, mentre il cloruro di sodio al segno zodiacale dell’Acquario.

3. IL FERRO

Abbiamo visto nel volume precedente la colonna del nostro organismo: il ferro. Il suo nome origina dall’etrusco aisar che significa “gli dei”, in antichità associato al dio Marte. La storia dell’impiego e della produzione del ferro è comune a quella delle sue leghe ghisa e acciaio.

Il ferro è il metallo più abbondante all’interno della Terra (costituisce il 34,6% della massa del nostro pianeta) e si stima che sia il decimo elemento per abbondanza nell’intero universo. Le meteoriti contengono un’ alta percentuale di ferro. La concentrazione di ferro nei vari strati della Terra varia con la profondità: è massima nel nucleo che è costituito probabilmente da una lega di ferro e nichel.

Nella tavola periodica fa parte dei metalli del blocco d definitivi di transizione. Il suo simbolo è Fe, è il metallo più usato in tutto il mondo fin dall’antichità, la storia narra che già i Sumeri e gli Egiziani lo utilizzavano.

La presenza di questo minerale rende il terreno rossiccio ed anche gli alimenti, i quali a loro volta assumono un sapore metallico amaro. Nei cristalli è presente in: acquamarina, actinolite, agata, agata arborizzata, agata muschiata, ametista, ametrino, antimonite, aragonite, biotite, boji, calcedonio rosso, calcite, chiastolite, citrino, corniola, nel diamante, nel diaspro, distene, dolomite, eliotropo, ematite, epidoto, ferro tigrato, fluorite, giada, granato, labradorite, lapislazzuli, larimar, legno silicizzato, lepidolite, magnesite, malachite, marmo, moldavite, mookaite, nefrite, occhio di falco, occhio di tigre, onice, opale, opale di fuoco, opale verde, ossidiana, olivina, pietersite, pietra del sole, pietra di luna, pirite, prasio, quarzo rosa, liparite, rodocrosite, rodonite, sardonica, serpentino, sugilite, topazio, turchese, veriscite, zaffiro, zircone. Il ferro viene associato al segno zodiacale dei Pesci.

4. IL SILICIO

Il nome latino è Silex derivante dalla pietra focaia, il suo simbolo è Si, è un metalloide, lo troviamo sotto forma di silice, diossidi e silicati. Il suo numero atomico è 14, fonde a temperatura 1420°C, allo stato puro forma cristalli di struttura simile al diamante. Il silicio è un semiconduttore o isolante, tipico della sua struttura cristallina, utilizzato nella microelettronica, infatti diodi, transistor, e circuiti integrati, microprocessori CPU memorie RAM, le cellule fotovoltaiche per la produzione di energia solare, computer, telefoni cellulari, televisori sono fatti di silicio.

Il silicio costituisce il 29% della crosta terrestre; domina il sistema immunitario, antifiammatorio, riduce l’invecchiamento e fa parte di tutte le cellule del tessuto connettivo. Nei cristalli è presente in: acquamarina, actinolite, agata, agata arborizzata, agata muschiata, amazzonite, ametista, amatrino, apatite, apofillite, avventurina, berillo, biotite, calcedonio blu, calcedonio dendritico, calcedonio ramato, calcedonio rosa, calcedonio rosso, chiastolite, ciaroite, citrino, corniola, crisocolla, crisoprasio, cristallo di rocca, diamante, diaspro, dioptasio, distene, dumortierite, eliotropo, ematite, epidoto, ferro tigrato, giada, granato, spetrolite, lapislazzuli, larimar, legno silicizzato, lepidolite, moldavite, mookaite, morganite, nefrite, occhio di falco, occhio di tigre, onice, opale, crisopale, opale di fuoco, opale rosa, opale verde, ossidiana, crisolito, piertersite, pietra del sole, pietra della luna, prasio, quarzo affumicato, prehnite, capelvenere, riolite, smeraldo, sugillite, topazio, tulite, zircone, zoisite. Il silicio viene associato al segno zodiacale del Sagittario.

5. IL MAGNESIO

Il suo nome deriva dalla parola greca magnesia, termine utilizzato da molti alchimisti che chiamavano molte sostanze, il suo simbolo è Mg. Nel 1755 Joseph Black riconobbe il magnesio come elemento ma solo nel 1808 Sir Humphrey Davy lo isolò elettroliticamente da una miscela di magnesia e ossido di mercurio. Come elemento ha l’ottavo posto per abbondanza sulla crosta terrestre. E’ un metallo alcalino terroso, per questo motivo lo troviamo combinato sempre con altri elementi; è presente nella sepiolite, nella schiuma di mare e nel talco.

Nell capitolo La biochimica abbiamo visto che è il dominante del sistema nervoso. Nei cristalli è presente in: actinolite, agata muschiata, ametista, ametrino, apatite, biotite, chiastolite, citrino, diamante, distene, dolomite, eliotropo, ematite, epidoto, ferro tigrato, giada, granato, lepidolite, magnesite, nefrite, opale, occhio di falco, crisolito, olivina, peridoto, pitersite, prasio, quarzo rosa, riolite, serpentino, sodalite, tulite, variscite, zoisite. Il fosfato di magnesio viene associato al segno zodiacale del Leone.

6. IL CALCIO

Abbiamo già visto in dettaglio l’elemento basilare per le funzioni biologiche: il calcio. Fa parte dei metalli alcalino – terrosi, ed è il minerale più abbondante dell’organismo; il suo simbolo è Ca. Nei cristalli è presente in: actinolite, agata, agata muschiata, ametista, ametrino, apatite, apofillite, aragonite, malachite, calcite, chiastolite, ciarosite, citrino, distene, dolomite, epidoto, fluorite, giada, granato, kunzite, labradorite, lapislazzuli, larimar, lepidolite, magnesite, marmo, moldavite, nefrite, opale, ossidiana, olivina, pietra del sole, prasio, prehnite, quarzo rosa, riolite, rodocrosite, rodonite, zircone, zoisite. Il fluoruro di calcio è associato al segno del Cancro, il fosfato di calcio al segno del Capricorno, il solfato di calcio al segno dello Scorpione.


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