Nella nutrizione naturopatica la vibrazione e la frequenza delle vitamine sono un’aspetto molto importante per raggiungere un equilibrio energetico eterico.
La nutrizione naturale naturopatica tiene conto del temperamento, dell’aspetto psicofisico, dell’aspetto siderale, dell’aspetto energetico eterico, astrale e mentale del soggetto.
L’uomo e la donna non sono fatti solo di un corpo fisico, ogni organo, ogni cellula, ogni sistema fisiologico è avvolto da una controparte energetica, la nostra costituzione è formata anche da corpi energetici sottili vibrazionali.
Questo aspetto non è riconosciuto dalla scienza ufficiale, ma basta ricordare che tutte le Tradizioni Orientali ne parlano.
Un alimento genuino non è solo una somma di nutrienti utili per il fabbisogno giornaliero, ma anche un concentrato di forza, di energia vibrazionale eterica che viene donata dal sole agli elementi della natura.
Tutto è energia e vibrazione.
Tutto oscilla, ogni elemento, ogni cibo, ogni essere vivente, tutti i regni della natura hanno una sua frequenza vibratoria rintracciabile.
Ogni alimento è composto da vari nutrienti, ogni nutriente è un condensatore di forza, di energia con una sua specifica frequenza vibrazionale; questa energia si trova solo nei prodotti sostenibili naturali, non nei prodotti modificati o artificiali.
L’energia vitale che contiene il cibo sano per le scienze olistiche è misurabile, a differenza delle scienze biologiche e fisiche che non riconoscono ufficialmente questo aspetto. Nella storia ci sono stati molti ricercatori che si sono occupati di questo argomento esempio l’ingegnere francese André Simoneton che riusciva a misurare le radiazioni emesse dalle persone, dai cibi, ecc.. utilizzando il Biometro di Bovis in Anstroms (A), un contatore Geiger, un acceleratore di particelle Popper, una camera ionizzante di Wilson.Le ricerche sui biofotoni, la bioenergia contenuta negli alimenti sono state portate avanti anche dal dott. Fritz-Albert Popp, nato a Francoforte sul Meno in Germania.
Proprietà dei biofotoni e loro implicazioni Dott. Fritz-Albert Popp su National Library of Medicine
Le sue ricerche vengono tutt’ora portate avanti in altre città della Germania da vari ricercatori con cui ho il piacere di collaborare.
Un’influenza importante su un alimento è rappresentata dal clima, dalle radiazioni solari e terrestri, dalla temperatura, dall’elettricità atmosferica, dalla pressione barometrica, dai venti, dal ciclo solare, dalle macchie solari, dalle variazioni di ionizzazione elettrica, dalle irradiazioni di varia origine cosmica. Le irradiazioni cosmiche e solari agiscono sugli elementi della natura sull’uomo e la donna.
Il clima e le onde elettromagnetiche svolgono un’azione diretta sulle ghiandole a secrezione interna. A seconda delle stagioni un alimento o una bevanda hanno degli effetti differenti in base alle energie eteriche e nutrizionali. Gli alimenti cresciuti naturalmente sotto il sole acquisiscono queste frequenze elettromagnetiche, questa forza vitale, che attraverso i processi chimici si trasformano in colore, sapore, vitamina, sale minerale, forza, energia, nutrimento. Quindi il cibo è una fonte di forza vibrazionale specifica. Se non ci fosse la componente energetica vibrazionale in un alimento non esisterebbe la componete chimica. Tutto questo può sembrare inconcepibile ma molti ricercatori hanno dedicato la loro vita a questi studi ancora in via di riconoscimento dalla scienza ufficiale.
prendiamo come esempio alcuni cibi con un ottimo valore vibrazionale, sono chiamati alimenti superiori con una vibrazione sopra i 6500 A, esempio: ceci, melanzane, olio d’oliva, orzo, ribes nero, cicoria, patate, porri. La frequenza dipende dallo stato di freschezza, dalla coltivazione, dalla preparazione, dall’abbinamento.
Nutrizione naturopatica, colore e frequenza
- Colore Giallo – Arancione:flavonoidi e vitamina c, carotenoidi. Arance, limoni, pompelmi, melone, albicocche, pesche, nespole, carote, zucca, peperoni, mais, mandarini.
- Colore Rosso: licopene e antocianine. Pomodori, ravanelli, rape, barbabietole, peperoni, anguria, arance rosse, fragole, ciliegie.
- Colore Verde:carotenoidi, magnesio, vitamina C, acido folico, luteina, clorofilla. Cavoli, cicoria, cetrioli, lattuga, prezzemolo, zucchine, kiwi, uva bianca, carciofi, broccoli, basilico, bieta, asparagi, rucola.
- Colore Bianco:polifenoli, flavonoidi, potassio, selenio, vitamina C aglio, cavolfiore finocchio, pere, porri, sedano, mele, funghi.
- Colore Blu – Viola:Vitamina C, magnesio, potassio, antocianine, carotenoidi. Fichi, frutti di bosco, prugne, uva nera, melanzane, radicchio.
- Il colore rosso ha una frequenza di 400-484 Thz e una lunghezza d’onda di 620-750nm
- Il colore giallo ha una frequenza di 508-526 Thz e una lunghezza d’onda di 570-590 nm
- Il colore arancione ha una frequenza di 484-508 Thz e una lunghezza d’onda di 590-620 nm
- il colore verde ha una frequenza di 526-606 Thz e una lunghezza d’onda di 495-570 nm
- il colore blu ha una frequenza di 631-668 Thz e una lunghezza d’onda di 450-475 nm
- il colore violetto ha una frequenza di 668-789 THz e una lunghezza d’onda di 380-450 nm.
Dove si trovano e cosa sono le vitamine?
Le vitamine si dividono in due grandi categorie:
• Vitamina A
Detta anche retinolo, è presente nel regno animale (es. nel fegato dei pesci); nei vegetali esiste come precursori della vitamina A chiamati caroteni, che si depositano nel grasso corporeo e vengono trasformati in vitamina A nel fegato. Ha la funzione di mantenere il trofismo dei tessuti e di assicurare la rigenerazione della rodopsina, pigmento contenuto negli elementi della retina che trasformano lo stimolo luminoso in impulso nervoso. La sua carenza provoca sofferenza per le cellule epiteliali, quindi provoca l’arresto della crescita e difficoltà della vista. Non si altera o si perde nella preparazione dei cibi. Si trova in: olio di fegato, uova, pesce, burro, latte, ortaggi, carote, pesche, albicocca, pomodori, melone, verdure a foglia verde, zucca.
• Vitamina D
Le vitamine D sono composti sterolici che hanno funzione di contribuire a regolare altri sistemi, ad esempio i livelli ematici di calcio e fosforo e quindi al rifornimento di essi nelle ossa. La vitamina D2, detta antirachitica, origina per irradiazione ultravioletta dall’ergosterolo, provitamina contenuta nei vegetali. La vitamina D3, detta sempre antirachitica, deriva anch’essa per irradiazione ultravioletta da un altro precursore contenuto nella cute (7-deidrocolesterolo). La troviamo nell’olio di fegato di merluzzo, uova e burro, non è modificata dalla preparazione di cibi e dalla conservazione
• Vitamina E
La vitamina E è rappresentata in natura da una serie di sostanze chimiche dette tocoferoli,diffuse nel regno vegetale (germe di grano). Ha un ruolo fondamentale per proteggere alcune strutture biologiche e si inserisce nella catena respiratoria. Non subisce modifiche durante la preparazione dei cibi, ma può avere delle alterazioni nella conservazione di alimenti e nelle scatole di latta. Si trova in: oli vegetali, vegetali a foglia verde, cereali, pesce, latte, carne, uova, olio di arachidi, di palma, piselli, spinaci, fagioli, lattuga, prezzemolo.
• Vitamina K
La vitamina K è un composto naturale e sintetico, necessario per la sintesi della protromb(che trasforma il fibrinogeno in fibrina) e di altri fattori che intervengono nel processo di coagulazione del sangue. Si divide in K1 e K2.
La K1 è contenuta nelle foglie di molti vegetali, la K2 viene sintetizzata dai batteri della flora intestinale. La sua carenza può causare emorragie. La troviamo nei vegetali a foglie verdi, spinaci, pomodori.
• Vitamina F
La vitamina F è rappresentata dagli acidi grassi che devono essere necessariamente introdotti con l’alimentazione, cioè acido linoleico, acido arachidonico.La sua carenza produce irregolarità nella sintesi dei fosfolipidi costitutivi della membrana cellulare, si manifesta con alterazioni cutanee. E’ presente negli oli vegetali.
• Vitamina B1 o tiamina
Viene modificata ed interviene come coenzima in fondamentali reazioni biochimiche, per esempio nel metabolismo glucidico. Senza di essa si arresta la tappa dell’acido piruvico e si accumula nel sangue e nei tessuti; per la mancanza di acetato non viene sintetizzata l’acetilcolina, mediatore chimico dell’impulso nervoso. La sua carenza provoca alterazioni cardiocircolatorie e nervose tipo di pielonefrite. Si trova in: cereali, maiale, fegato, lievito, latte, frutta, ortaggi, riso (nella cuticola esterna che con la brillatura vie- ne eliminata). Se si introduce alcool deve essere aumentato il fabbisogno giornaliero di questa vitamina. La cottura provoca una perdita di vitamina, per questo è opportuno riutilizzare l’acqua di cottura delle patate o del riso per fare le minestre. Anche la conservazione nella latta fa diminuire la quantità di vitamina nel cibo
. Vitamina B2 o riboflavina
Nell’organismo viene trasformata in forma attiva ed entra a far parte delle molecole enzimatiche (FAD), che hanno un ruolo fondamentale nella respirazione cellulare e nella riproduzione di energia. La sua carenza porta alterazioni del trofismo cutaneo e mucoso. Si trova in: carni rosse, fegato, verdura, pesce, uova, farina integrale di grano.
• Vitamina B6 o piridossina
Entra a far parte di importanti enzimi che catalizzano reazioni chimiche di trasformazione di aminoacidi, favorisce la sintesi dell’emoglobina. La sua carenza provoca alternazioni del metabolismo cerebrale, anemia, dermatite, compromissione della formazione di anticorpi, eliminazione di urine o sudorazione eccessiva. Si trova in: piselli, riso, fagioli, latte, uova, fegato, lievito.
• Acido Folico – Acido Pteroilglutammico
Interviene nelle reazioni biochimiche, che portano alla sintesi degli acidi nucleici, dunque ha un ruolo fondamentale nella crescita e riproduzione cellulare. La carenza di acido folico provoca la carenza di ferro, proteine, vitamina B12, spesso viene causata da alcuni farmaci per la terapia di neoplasie. Gli alimenti cotti subiscono una per- dita di questa importante vitamina. Si trova in: lievito, foglie verdi, funghi, rene.
• Vitamina B12 o cobalamina
E’ un bioregolatore ad alta attività organica. La sua carenza provoca anemia perniciosa, lesioni del midollo spinale, neurite periferica. È resistente alla cottura e alla conservazione dei cibi. Si trova in: fegato, carne, rene, pesce, latte, uova, molluschi.
• Vitamina C o acido ascorbico
Interviene nella sintesi del collageno, degli ormoni tiroidei e corticosurrenali, nell’attivazione dell’acido folico, nella regolazione cellulare, nelle difese immunitarie; combatte i radicali liberi. Viene assorbita dall’intestino, è facilmente ossidabile, quindi, essendo termolabile, viene distrutta con la cottura ovvero persa nel processo della bollitura e nei recipienti di ferro e rame. Si perde nella sbucciatura, con la disidratazione dei vegetali, nell’essiccamento, nell’evaporazione, nella conservazione, alla luce in bottiglie trasparenti, nei cibi preconfezionati e per il fumo del tabacco. La sua carenza provoca gravi problemi organici. Si trova in: agrumi, pomodori, verza, fragole, patate, ravanelli, frutta e verdure in genere.
Quindi i colori dell’estate sono di basilare importanza per un equilibrio psicofisico.
Ti è piaciuto l’articolo ? ti chiedo gentilmente di condividerlo
Se dopo aver letto l’articolo sei interessato/a ad una mia consulenza
Copyright © 2023
tutti i diritti riservati