Confucio, vissuto nel VI secolo a.C., affermava che se avesse potuto studiare per 50 anni il Pa Koua, avrebbe acquistato la saggezza; tutto si incentra su due principi: Lo Yin e lo Yang. Il primo è l’elemento passivo femminile che richiama al freddo, all’oscurità, alla malattia e alla morte. Il secondo è attivo e maschile ed ha significato di caldo, luce, salute e vita.
Sono anche i principi del bene e del male, la salute fisica e psichica è caratterizzata dall’equilibrio dei due principi. Gli Organi sono Yin e i visceri sono Yang. Gli organi Yin sono detti anche “Tesoro o Riserva” e sono: la milza – sede del Pensiero, il cuore – organo principale, sede dello spirito vitale; i polmoni e il fegato – sede dell’anima corporea, il rene in cui si trovano la volontà, il vigore fisico e la “Porta della vita”. I visceri o organi di elaborazione sono lo stomaco, il grosso intestino, il tenue, la cistifellea, la vescica.
Sulla superficie del corpo esistono delle linee, i meridiani in numero di dodici per ogni lato, alcuni sono Yang, altri sono Yin. Esistono 2 meridiani centrali: uno anteriore detto “Della Concezione”, uno posteriore detto “Governatore”. Lungo i meridiani in senso centripeto o centrifugo circola l’energia degli organi. Queste linee dall’andamento irregolare e tortuoso riuniscono una serie di punti, ognuno dei quali ha una sua proprietà.
Vi sono punti “Tonificanti” e punti “Disperdenti”, punti “Sorgenti”, punti di “Passaggio”, punti di “Allarme”, punti di “Consenso”: in totale sono 550. L’agopuntura, la coppettazione, la nutripuntura (cioè l’utilizzo di alimenti per stimolare i meridiani), la Moxa, la magnetopuntura, ecc.. sono tutte tecniche che intervengono nello stimolare a livelli diversi uno di questi punti, provocando una “Tonificazione” o una “Dispersione” dell’energia relativa ad un determinato organo, in modo da ristabilire l’equilibrio tra Yin e Yang.
Già nell’antico Egitto veniva praticata l’agopuntura attraverso la stimolazione del padiglione auricolare. L’alimentazione naturale era fra i metodi più importanti utilizzati per raggiungere un benessere psicofisico; perché anche gli alimenti intervengono nel riequilibrare l’energia.
Gli alimenti corrispondono a dei precisi meridiani; dunque un alimento è un concentrato di energia, sapore, odore, colore con una forza Biochimica per precisa, ecco perché il saggio uso della cucina naturopatica unita alle tecniche complementari della medicina tradizionale cinese può portare un prezioso aiuto.
Tutta l’alimentazione cinese e giapponese è basata sul principio energetico e sul principio del gusto.
Il gusto è uno dei cinque sensi i cui recettori sono presenti nelle papille gustative della lingua, nel palato molle, nella faringe, nelle guance e nell’epiglottide. Il sistema gustativo è capace di distinguere cinque sapori fondamentali: dolce, amaro, salato, acido, piccante.
Ogni sapore ha un colore, un odore, una frequenza, una forza, una energia e corrisponde ad organo o viscere.
Il saggio utilizzo in cucina dei sapori, le loro combinazioni agiscono sul riequilibrio energetico dei meridiani, e agiscono sulla parte psichica del soggetto.
Quindi ogni sapore è una via, una tipologia, una dimensione.
Ognuna di queste tipologie (sapori) è subordinata ad una particolare via di trasduzione del segnale elettro-chimico.
Il sapore può agire a livello psico-energetico, andando a regolare in maniera molto precisa alcuni disfunzioni energetiche.
Facciamo degli esempi:
il sapore dolce in quantità normale e minima stimola il pancreas, che secerne l’insulina, ma un eccesso di zuccheri può creare un disequilibrio chimico ed energetico del pancreas, che comporta l’insorgere di un esaurimento organico. I reni subiscono una variazione di frequenza vibrazionale. Si trattengono più tossine il pH varia e si presentano fenomeni di osteoporosi, dolori articolari, carie. Il fegato ne risente ed entra in risonanza organica con il pancreas tutto questo provoca intossicazioni e variazioni del metabolismo. A livello psichico la persona è depressa, paurosa, ansiosa, con atonia muscolare, agitazione, preoccupazione per ogni avvenimento quotidiano, tutto ciò incide sul cuore provocando tachicardia, respirazione rapida, affannosa.
Il sapore piccante in piccole quantità stimola i polmoni, in eccesso provoca asma, enfisema, pertanto i temperamenti sanguigni non devono esagerare con il piccante, al contrario del temperamento linfatico che può osare.
Il sapore salato in piccole quantità stimola i reni, in maggiore quantità danneggia reni e cuore, provocando ipertensione ed accumulo di liquidi. Il temperamento nervoso non deve abusare del gusto salato, come il bilioso.
Il sapore amaro in piccole quantità stimola il cuore, purifica il fegato e fa acquisire una stabilità emotiva.
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