Sono sempre stata appassionata delle tradizioni orientali a tal punto che anche professionalmente mi sono specializzata nelle tecniche complementari in medicina orientale.
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Tecniche di benessere nella tradizione cinese
I Cinesi avevano capito l’importanza della parte energetica come vero punto di partenza per raggiungere un benessere psicofisico.
Nel 2852 a. C. l’imperatore Fou Hi compose il Pa Koua, il simbolo grafico che contiene tutto l’universo. Confucio, vissuto nel VI secolo a. C., affermava che se avesse potuto studiare per 50 anni il Pa Koua, avrebbe acquisito la saggezza. Nell’ottogramma tutto si incentra su due principi: Lo Ynn (Yin) e lo Yang.
Il primo è l’elemento passivo femminile che richiama al freddo, all’oscurità, alla malattia e alla morte.
Il secondo è attivo e maschile ed ha significato di caldo, luce, salute e vita.
Sono anche i principi del bene e del male, la salute fisica e psichica caratterizzata dall’equilibrio dei due principi.
Gli Organi sono Ynn e i visceri sono Yang.
Gli organi Ynn sono detti anche “Tesoro o Riserva” e sono: la milza – sede del Pensiero, il cuore – organo principale, sede dello spirito vitale; i polmoni e il fegato – sede dell’anima corporea, il rene in cui si trovano la volontà, il vigore fisico e la “Porta della vita”. I visceri o organi di elaborazione sono lo stomaco, il grosso intestino, il tenue, la cistifellea, la vescica.
Intorno al 225 a. C. con il medico Pien Ch’iao inizia la dottrina del polso e si conclude nel 280 d. C. con il trattato in 10 volumi Il Classico del Polso di Wang Shu-ho.
Il polso si palpa in 6 punti distinti, tre sulla radiale destra, tre sulla sinistra, nelle localizzazioni superiori, centrale e inferiore. Non hanno tutti lo stesso significato: i polsi di sinistra si chiamano “Incontri Umani”, perché rappresentano degli organi facilmente influenzati da emozioni esterne. Quelli di destra sono “Bocche di energia”, cioè denunciano l’eccesso e la deficienza di energia di altri organi o visceri. Ogni polso ha 3 livelli:
- Il superficiale, che si sente con una leggerissima pressione, si chiama “cielo”.
- Il medio è chiamato “uomo”
- “Terra” si trova al livello profondo: bisogna premere sull’arteria, ma facendo attenzione a non bloccarla.
Il totale dei polsi è di 14, i polsi superficiali sono Yang, quelli medi e profondi sono Ynn.
A ogni localizzazione corrisponde un organo, la milza si sentirà al livello profondo della parte inferiore del polso destro, che si chiama Kuan, mentre il cuore è rintracciabile al livello profondo del superiore sinistro, attraverso l’esame delle pulsazioni si conoscono facilmente le alterazioni dello Yang e dello Ynn.
Sulla superficie del corpo esistono delle linee, i meridiani in numero di dodici per ogni lato, alcuni sono Yang, altri sono Ynn. Esistono 2 meridiani centrali: uno anteriore detto “Della Concezione”, uno posteriore detto “Governatore”. Lungo i meridiani in senso centripeto o centrifugo circola l’energia degli organi. Queste linee dall’andamento irregolare e tortuoso riuniscono una serie di punti, ognuno dei quali ha una sua proprietà.
Vi sono punti “Tonificanti” e punti “Disperdenti”, punti “Sorgenti”, punti di “Passaggio”, punti di “Allarme”, punti di “Consenso”: in totale sono 550.
L’agopuntura consiste nello stimolare a livelli diversi uno di questi punti, provocando una “Tonificazione” o una “Dispersione” dell’energia relativa ad un determinato organo, in modo da ristabilire l’equilibrio tra Ynn e Yang.
Già nell’antico Egitto veniva praticata l’agopuntura attraverso la stimolazione del padiglione auricolare. Questa antica tradizione si basa su alcuni principi fondamentali:
I 4 metodi
- ispezione
- odorato e olfatto
- palpazione
- interrogatorio
Le 8 regole
- armonizzazione ynn e yang
- purificazione caldo
- calorificazione freddo
- bonificazione vuoto
- dispersione pieno
- bonificazione
- purificazione interno
- sudorazione esterno
Le 8 tecniche per il benessere sono:
- agopuntura
- moxa
- coppettazione
- fiori di prugna
- alimentazione
- fitoterapia
- auricoloterapia
- riflessologia
Tutta l’alimentazione cinese e giapponese si basa sul principio del gusto. Il gusto è uno dei cinque sensi i cui recettori sono presenti nelle papille gustative della lingua, nel palato molle, nella faringe, nelle guance e nell’epiglottide. Il sistema gustativo è capace di distinguere cinque sapori fondamentali: dolce, amaro, salato, acido, piccante. Ogni sapore ha un colore, un odore, una frequenza, una forza, una energia e corrisponde ad organo o viscere. Il saggio
utilizzo in cucina dei sapori, le loro combinazioni agiscono sul riequilibrio energetico dei meridiani, e agiscono sulla parte psichica del soggetto.
Quindi ogni sapore è una via, una tipologia, una dimensione. Ognuna di queste tipologie (sapori) è subordinata ad una particolare via di trasduzione del segnale elettro-chimico. Il sapore può agire a livello psico-energetico, andando a regolare in maniera molto precisa alcune alterazioni energetiche.
Facciamo degli esempi:
il sapore dolce in quantità normale e minima stimola il pancreas, che secerne l’insulina, ma un eccesso di zuccheri può creare un disequilibrio chimico ed energetico del pancreas, che comporta l’insorgere di un esaurimento organico di insulina chiamato diabete. I reni subiscono una variazione di frequenza vibrazionale, una distruzione energetica renale con una insorgenza di glicosuria. Si trattengono più tossine il pH varia e si presentano fenomeni di osteoporosi, dolori articolari, carie. Il fegato entra in risonanza organica con intossicazioni, variazioni del metabolismo tipico dei diabetici. A livello psichico la persona è depressa, paurosa, ansiosa, con atonia muscolare, agitazione, preoccupazione per ogni avvenimento quotidiano, tutto ciò incide sul cuore provocando tachicardia, respirazione rapida, affannosa.
Il sapore piccante in piccole quantità stimola i polmoni, in eccesso provoca asma, enfisema, pertanto i temperamenti sanguigni non devono esagerare con il piccante, al contrario del temperamento linfatico che può osare.
Il sapore salato in piccole quantità stimola i reni, in maggiore quantità danneggia reni e cuore, provocando ipertensione ed accumulo di liquidi. Il temperamento nervoso non deve abusare del gusto salato, come il bilioso.
Il sapore amaro in piccole quantità stimola il cuore.
Tecniche di benessere nella tradizione indiana
L’origine della tradizione del benessere risale a due medici divini: Gada e Agada, che scesero sulla terra per portare la Sapienza Medica.
La tradizione si trova nell’Ayur-Veda, uno dei 4 libri sacri del periodo più antico detto appunto Vedico, che ebbe inizio verso il 1500 a. C.
Il secondo libro chiamato Rig-Veda contiene una descrizione del corpo umano, i nomi degli organi e una prima classificazione delle malattie. Nell’Athavrua-Veda si ha una visione più magica della medicina, i personaggi principali del libro che causano le malattie provocando l’alterazione degli organi sono i demoni, e per guarire si dovevano indicare le parti del corpo dalle quali dovevano essere fatti uscire.
Nel periodo Brahmanico nel 800 a. C. le Upanishad spiegano in forma filosofica la struttura del corpo umano: l’elemento vitale è il Prana, il respiro, vi sono 4 forme di soffio vitale. L’anima e i suoi organi formano il corpo sottile, che per la legge del Karma migra da un corpo materiale ad un altro, di vita in vita. Il corpo materiale è formato da 5 elementi: la terra, l’acqua, il fuoco, l’aria, l’etere. Si trovano anche indicazioni su particolari di anatomia come ad esempio il numero delle ossa che corrisponde a 360, le articolazioni a 210, le vene a 101, il cuore che ha la forma di un fiore di loto. Inoltre viene spiegato che giunta la morte fisica il corpo sottile abbandona il corpo materiale per seguire un cammino chiamato “Susumma”, staccandosi dall’estremità della fessura di Brahma alla sommità del capo. Il legame dei due corpi è tenuto dall’essenza degli elementi solidi e liquidi rasa. Inoltre troviamo un altro testo, il Samkya dove viene spiegato che l’acqua alimenta il sangue, il fuoco, cioè il calore organico; l’aria è il respiro e l’etere è la trachea.
La medicina Brahamanica si basa su 3 testi:
- Il Carakasamhita o raccolte di Caraka in 8 libri dove troviamo aforismi, studi di patologia, anatomia, organi sensoriali, terapia medica speciale, terapia generale, preparazioni mediche.
- Il Susrutasamhita in 6 libri
- L’Astranga Samgraha contenente 8 parti dedicate alla grande e piccola chirurgia, alla cura del corpo, alla dermatologia, alla pediatria, alla tossicologia, agli elisir afrodisiaci.
La tradizione di questa scuola è la teoria umorale, per la quale esistono 3 dosha:
- Hapha il flemma
- Pitta la bile
- Yayu il vento
Oggetto di studio erano anche l’anabolismo e il catabolismo, l’attività nervosa, ovviamente lo stato di salute scaturiva da un equilibrio tra gli umori. Una profonda trattazione veniva dedicata alla respirazione, importante per lo yoga (articolo sport e mente) è parte della dottrina fisiologica contenuta nell’Ayur-Veda; il prana è il vento interno della natura, soffio motore del corpo e dello Spirito, trattenerlo facilita la concentrazione e la meditazione.
Anche la cucina Ayurvedica si basa sui sapori come quella cinese e giapponese.
I cibi si dividono in:
- Satvici: quando stimolano pace ed armonia. Sono cibi naturali. In questa categoria ricadono cereali integrali yogurt, olio crudo, noci, mandorle, acqua pura (mai fredda prima e dopo i pasti).
- Rajasici: quando stimolano passioni e desiderio, positivi. Portano calore nel corpo. Alcol, caffè, peperoncino, pepe, zenzero.
- Tamasici: quando portano all’indolenza. Lo zucchero raffinato e dolci, prodotti modificati, farine raffinate, prodotti artificiali.
Tecniche di benessere nella tradizione giapponese
La medicina cinese fu importata in Giappone attraverso la Corea dal V al VI secolo d. C.. Esistono documenti che dimostrano la presenza della medicina cinese in Giappone all’inizio del VII secolo. La diffusione delle conoscenze mediche cinesi andò di pari passo con la diffusione del commercio tra Cina, Corea e Giappone e l’introduzione del Buddhismo.
Per questo motivo durante i periodi Nara (710 – 794) ed Heian (794 – 1192) le pratiche mediche cinesi erano esercitate soprattutto da monaci buddisti. Il Buddhismo influì molto sull’arte medica e soprattutto sulla cura e l’accudimento dei malati. La pratica e l’adattamento della medicina cinese da parte dei giapponesi è detta Kampō o Kanpō (漢方?), ed è indubbio che medicina tradizionale giapponese sia quindi legata all’antica Cina (dinastia Han: 206 a. C al 220 d. C).
Il concetto di “medicina forestale”, nasce in Giappone, un luogo magico con un paesaggio unico al mondo.
Molto importate per questo paese è la festa dedicata ai fiori e alla natura. La festa giapponese più sentita è quella che si celebra quando i fiori sbocciano, la luna è luminosa e quando le lucciole si moltiplicano. Il buddismo e lo shintoismo, considerano le foreste magiche. Per i buddisti Zen le Scritture sono scritte nel paesaggio. Nello Shintoismo gli spiriti non sono separati dalla natura ma sono con tenuti da essa. Gli spiriti sono negli alberi, nella brezza, nel torrente, nell’acqua nella cascata, nelle rocce.
Il medico Qing Li presidente della società giapponese per la medicina forestale, nel suo libro “Forest Bathing” ossia “Immersione nella foresta” spiega tutti i benefici di questa antica disciplina.
Gli alberi stimolano l’umore e la funzione del sistema immunitario; riducono la pressione sanguigna, la frequenza cardiaca, lo stress, l’ansia e la confusione mentale; migliorano il sonno e la creatività. Nel 1988 in un viaggio in una foresta lo studente di medicina Li capì l’importanza della terapia degli alberi. Dopo questo viaggio ebbe un ripristino della sua vitalità, incuriosito ricercò le ragioni mediche del suo effetto e Scrive:
“Sono uno scienziato, non un poeta. E ho investigato la scienza dietro quella sensazione per molti anni. Voglio sapere perché ci sentiamo molto meglio quando siamo nella natura … Alcune persone studiano le foreste. Alcune persone studiano medicina. Studio la medicina forestale per scoprire tutti i modi in cui camminare nella foresta può migliorare il nostro benessere”.
Qing Li
Nel 1982, il governo giapponese ha introdotto il concetto di shinrin yoku, o “balneazione forestale”, facendo capire a tutti gli abitanti che utilizzare le 3000 miglia coperte di boschi poteva aiutare il benessere psicofisico.
Tomohide Akiyama capo del Ministero forestale, capì che i boschi aiutano a mantenere un equilibrio.
Molte ricerche vennero fatte per dimostrare l’influenza della natura sulla salute.
Li e i suoi colleghi della Nippon Medical School misurarono le cellule killer naturali nel sistema immunitario dei partecipanti prima e dopo l’esposizione ai boschi.
l Giappone ora ha 62 boschi terapeutici certificati e protetti, attirando circa 5 milioni di visitatori ogni anno.
Ovviamente il beneficio della natura può essere anche gestito negli ambienti più popolati, esempio visitare dei parchi vicino alle città, oppure cercare di piantare e coltivare delle piante o alberi se si possiede un giardino, o piante in vaso se si possiede una terrazza. Il beneficio sarà minore, ma sempre utile.
Ho già accennato alla bipolarità yin e yang, due estremi, due opposti come il giorno e la notte, mezzanotte e mezzogiorno.
Se noi immaginiamo una retta tra questi due poli vediamo che tra i due aspetti esistono delle zone di transizione cioè dallo yin si passa allo yang, per esempio dall’alba al mezzogiorno
Alcune culture fanno partire la giornata alle ore 6, quando il sole appare all’orizzonte, dunque la giornata secondo la tradizione orientale viene anticamente divisa:
0.00/6.00: inizio della giornata, | ALBA |
6.00/12.00: giornata, | MEZZOGIORNO |
15.00/18.00: il mezzo della giornata, | TRAMONTO |
18.00 /24.00: fine della giornata, | MEZZANOTTE |
La divisione delle ore era associata al sole e al suo percorso dall’alba al tramonto, in relazione al nostro ritmo biologico e fisiologico. Si parla infatti di un’ influenza psicofisica anche sugli organi; vediamo un esempio di corrispondenza tra ore del giorno e organi vitali:
ore 1.00/ore 3.00: fegato |
ore 3.00/ore 5.00: polmoni |
ore 5.00/7.00: intestino crasso |
ore 7.00/9.00: stomaco |
ore 9.00/11.00: milza e pancreas |
ore 11.00/13.00: cuore |
ore 13.00/15.00: intestino tenue |
ore 15.00/17.00: vescica |
ore 17.00/19.00: reni |
ore 19.00/21.00: vasi |
ore 23.00/1.00: cistifellea |
Ogni orario corrisponde a un preciso punto cardinale o raggio fondamentale.
All’inverno si associa il movimento dell’acqua, all’estate si associa il movimento del fuoco, alla primavera il simbolo del legno e all’autunno il simbolo del metallo, nel centro la terra come sistema di riferimento.
Per analogia da un punto di vista biologico a legno, al fuoco, al metallo, all’acqua, cioè alla primavera, estate, autunno, inverno, corrisponde la formazione e crescita cellulare, la trasformazione e duplicazione, l’assimilazione e la morte cellulare.
Esiste in natura una corrispondenza analogica tra i quattro punti cardinali, i colori e gli elementi:
- al legno corrisponde il verde, colore della primavera e della natura che rinasce e si risveglia, il colore della linfa vegetale che nutre;
- al fuoco corrisponde il mezzogiorno, il colore rosso, il colore del cuore, dell’amore, della passione, del sangue;
- al metallo corrisponde l’autunno, il colore bianco, la riunione di tutti i colori;
- all’acqua corrisponde il colore nero, l’inverno, il momento della morte, non si vede più niente, il momento del raccoglimento e del marciume e putrefazione;
- alla terra corrisponde il colore giallo;
Si possono associare gli organi agli stati psicofisici, alle stagioni e ai punti cardinali:
- Al fegato si associa la collera
- Al cuore la gioia e i piaceri della vita
- Ai polmoni la tristezza
- Ai reni la paura
- Alla milza o pancreas le preoccupazioni
Il Fegato: viene associato al vento; spesso i soggetti che sono retti da questo aspetto, detto anche temperamento, sono suscettibili alle variazioni e cambi di stagione, ma anche ai venti: per esempio nel periodo del Maestrale diventano più aggressivi.
Il Cuore: è associato al calore; il clima mite e caldo aiuta chi soffre di problemi cardiaci, inoltre il cuore ha una funzionalità migliore d’estate e a mezzogiorno. Per analogia infatti il punto cardinale sud, il mezzogiorno, l’estate, corrisponde al cuore, c’è sempre una analogia e una corrispondenza tra gli elementi, i punti cardinali, le stagioni, le funzioni fisiologiche, perché l’uomo è un microcosmo simile all’universo – macrocosmo.
I Polmoni: sono associati all’aridità; gli ambienti molto secchi possono recare problemi all’apparato respiratorio, ma per opposizione anche gli ambienti troppo umidi. Questo perché ci deve essere un equilibrio e un’ armonia.
IL SIMBOLISMO DEL NUMERO QUATTRO: I 4 punti cardinali, le 4 stagioni, i 4 elementi, i 4 aspetti fisiologici.
Il simbolismo del numero 4 è molto vasto. Molteplici espressioni della natura si manifestano attraverso questo numero, tanto che è possibile cogliere collegamenti e analogie tra esse. Ecco alcuni esempi:
Le 4 stagioni (inverno, primavera, estate, autunno). |
Le 4 età dell’uomo (infanzia, adolescenza, maturità, vecchiaia). |
I 4 elementi di base della vita (carbonio, ossigeno, azoto, idrogeno). |
I 4 elementi (fuoco, acqua, terra, aria). |
I 4 Temperamenti (bilioso, linfatico, sanguigno, nervoso). |
Le 4 intemperie (il caldo, il secco, il freddo, l’umido). |
I 4 simboli (l’uomo, il toro, il leone, l’aquila). |
Le 4 età (oro, argento, bronzo, ferro). |
I 4 regni della natura (animali, vegetali, minerali, uomini). |
I 4 stati della materia (liquido, solido, aereo, gassoso). |
I 4 punti cardinali (nord, sud, est, ovest). |
Metodo analitico dei temperamenti
Vediamo la correlazione tra le 4 stagioni, i 4 punti cardinali, i 4 elementi e le 4 parti fisiologiche:
POLMONI: funzionalità in correlazione con l’autunno e la sera. Temperamento/costituzione:Simpatico tonico alternante – sanguigno. |
Colore: verde |
Punto cardinale: est |
Elemento: aria, il vento |
Alba |
Stagione: primavera |
Elemento: legno |
Clima mite, ma non troppo secco |
Tristezza |
CUORE e sistema circolatorio: funzionalità in correlazione con l’estate e il mezzogiorno. |
Temperamento/costituzione: Simpatico tonico – bilioso |
Colore: rosso |
Punto cardinale: sud |
Elemento: fuoco |
Stagione: estate |
Mezzogiorno |
Gioia |
Agitazione |
Il calore |
STOMACO E TUBO DIGERENTE: funzionalità correlata con il finire di ogni stagione. |
Temperamento/costituzione: Vagontonico – linfatico |
Colore: bianco |
Punto Cardinale: ovest |
Stagione: autunno |
Elemento: metallo |
Le preoccupazioni |
L’umidità |
Il metabolismo |
La riflessione |
Ansia |
VESCICA, URETERI, RENI: funzionalità in sintonia con l’inverno. Temperamento/costituzione: nervoso-neurotonico |
Colore: nero |
Punto cardinale: nord |
Stagione: inverno |
Elemento: acqua |
Clima: freddo secco |
Mezzanotte |
La morte |
Introspezione |
La paura, lo stress |
Le surrenali |
BIBLIOGRAFIA
Mappe dei meridiani tradizionali, Edizioni Red.
Masini F. (a cura di), Le quattro colonne dell’arte medica, Edizioni l’Alta Biblioteca, 1988.
Medicina Viva “La Storia della Medicina”, Fabbri Editore, 1976.
Vinaj A., Manuale di Agopuntura, Fratelli Melita Editori, 1989.
Atlante di Agopuntura Hoepli 2012
N.Visalli e Roberto Pulcri “Moxibustione” Casa Editrice Ambrosiana 2017
Li Wu “L’orologio degli Organi” Macro edizioni 2016
Sendo “la pratica ayurvedica”
Sendo “la medicina ayurvedica” basi e concetti fondamentali
Sendo “Silvoterapia”
Sendo “Tree Therapy”
Selene Calloni Williams, Noburu Okuda Do “I Kigai ciò per cui vale la pena vivere” Ermes Edizioni 2019.
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